7 tecniche di detox digitale: per riconquistare il tempo sprecato

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Come ormai è risaputo, le aziende tecnologiche progettano e riprogettano le loro app, i social e non solo… per tenerci agganciati ovvero farci trascorrere quanto più tempo possibile sulle loro piattaforme, ma questo non necessariamente è in linea con i nostri obiettivi.

Lo fanno appositamente per sfruttare le vulnerabilità umane e creare dipendenza.  Spetta dunque a noi difendere il nostro tempo e la nostra attenzione, ma per farlo dobbiamo innanzitutto prendere consapevolezza del problema.

Attenzione però, non sto dicendo che non abbiamo diritto a rilassarci e anche a distrarci un pò ogni tanto, la vita non può essere solo impegno e lavoro costanti. Il punto è non confondere il tempo sprecato, ovvero quello che dedichiamo alle distrazioni digitali, con l’Otium – come lo avrebbero chiamato i latini – ovvero il tempo vuoto che ci permette davvero di rigenerarci.

Gli effetti negativi dei social media sulla salute

Ma perché a questo punto ha senso parlare di tecniche di detox digitale?

Recenti studi (1) sull’impatto dei social media sulla nostra salute mentale, hanno confermato un problema che era purtroppo già sotto gli occhi di tutti, ovvero che l’abuso di social media e dispositivi elettronici può causare:

  • ansia e depressione
  • problemi del sonno
  • distorsione dell’immagine del nostro corpo
  • odio, violenza e cyberbullismo
  • FOMO (Fear of Missing Out)

Lo studio si è focalizzato principalmente sulle giovani generazioni, ovvero quelle più soggette all’abuso di questo piattaforme. Purtroppo, però, le conseguenze negative delle distrazioni digitali non riguardano svoltano i nativi digitali.

7 tecniche di detox digitale

Ecco 7 consigli pratici e immediati per ottenere il meglio dai nostri strumenti digitali senza troppe ripercussioni negative.

PS. Non serve applicare ogni singolo consiglio. Mettetene però in pratica almeno uno appena terminata la lettura di questo articolo e godetevi il vostro tempo  ritrovato. 

1 – Sbarazzatevi delle notifiche: Non sottovalutate l’impatto negativo che le continue interruzioni hanno sulla vostra concentrazione e la vostra produttività. Ogni singola notifica rappresenta la priorità di un’altra persona o di un’altra azienda che vorrebbe dettare la vostra agenda. Andate nelle impostazioni del vostro cellulare e togliete ora tutte le notifiche. Sarete voi a decidere quando e come controllare l’email, le app di messaggistica o i social media.

2- Non comportatevi come un piccine addestrato: Uno dei pilastri fondanti dei social media è il “sistema di premi aleatori” ovvero un meccanismo micidiale che è stato scoperto nel 1970 dallo psicologo Zeiler in un esperimento con dei piccioni (2). Quando torniamo in modo compulsivo sui ns. social per vedere quanti mi piace abbiamo ottenuto, questo comportamento automatico è innescato dalla tempesta dopaminica che si produce in noi a seguito di un numero inaspettato di interazioni positive.

3 – Imparate a immergervi nella noia: Distrarci ci permette di evitare anche la più lieve sensazione di disagio (noia, ansia, tristezza, etc). Siamo ormai diventati incapaci di tollerare qualsiasi aspetto negativo della nostra vita e, appena se ne presenta uno, lo reprimiamo immergendoci nei nostri schermi. Così facendo però smettiamo di conoscerci e ascoltarci, quindi immergiamoci nella noia, accettiamola, usiamola come un trampolino per rigenerarci, prendere fiato, riflettere, crescere.

4 – Modificate la disposizione delle app: Vi è mai capitato di ritrovarvi a “scrollare” il feed del vostro social preferito senza neanche esservi accorti di aver estratto il cellulare e premuto la relativa icona? Ormai con la reiterazione abbiamo creato dei veri e propri automatismi, per cui un semplice trucco per spezzare questi meccanismi è spostare le app nella seconda o terza schermata del nostro cellulare e all’interno di specifiche cartelle. Più passaggi significa minori possibilità di far scattare il pilota automatico.

5 – Ponetevi una semplice domanda: Quanto sareste disposti a pagare per leggere questo post, guardare questo video o visionare questa immagine? Ecco una domanda da porsi la prossima volta che vi rendete conto che state trascorrendo più tempo del previsto davanti al vostro tablet o al cellulare, senza una particolare ragione. Chi non difende la propria attenzione non riuscirà a realizzare mai nulla di valore, è necessario indirizzare l’attenzione consapevolmente verso i propri obiettivi più ambiziosi. Se la risposta a questa domanda è ZERO, perchè sprecare la nostra preziosa attenzione?

6 – Usate le corde vocali: Se impieghiamo un minuto a dire una cosa, scrivere quello stesso messaggio ci richiede quattro minuti e mezzo (+450% di tempo in più). Per cui la prossima volta che ci ritroviamo a a scambiare una miriade di messaggi o email, “alziamo la cornetta” e facciamo una di quelle antiquate chiamate telefoniche. In relazione alle note vocali, sono da utilizzare con moderazione! Spesso rischiano di essere un’ulteriore distrazione.

7 – Sfruttate le notifiche VIP: Se il punto 1 di questa guida non fa per voi o non ve la sentite di eliminarle del tutto, per il momento potete adottare per lo meno le notifiche VIP. Questa funzionalità può essere attivata per app come la posta elettronica e vi consentirà di ricevere una notifica solo se a scriverti sono specifici contatti (che avrete selezionato in anticipo).

Ricordiamoci di applicarne almeno una sin da subito!

Per evitare queste conseguenze deleterie derivanti dalle distrazioni digitali e dare più spazio agli unici due tempi di cui abbiamo davvero bisogno per vivere una vita piena di soddisfazioni e benessere (il tempo pieno e il tempo vuoto), dobbiamo adottare delle vere e proprie tecniche di difesa personale che io chiamo di detox digitale.

Non aspettare domani, inizia già adesso! Sono certo che la qualità della tua vita e del tuo lavoro faranno un balzo in avanti già solo per questo semplice accorgimento.

Fonti: (1) https://www.rsph.org.uk/our-work/campaigns/status-of-mind.html; (2) M.D. Zeiler Positive reinforcement and the elimination of reinforced responses 1976; Articolo frutto di una rielaborazione di un paragrafo tratto dal libro di A. Giuliodori riconquista il tuo tempo.

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Mi chiamo Raffaele De Simone e sono un Professional Organizer: affianco e supporto liberi professionisti e imprenditori affinché possano migliorare la propria organizzazione professionale e personale.

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